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49° • LIBRO risorgimento delle lettere a tal lavoro si accingessero , sì perchè molte utili osservazioni vi s’incontrano, che in vano cercherebbonsi presso altri autori. Egli il pubblicò l’an 1053, come abbiam nella Cronaca d1 Alberico monaco pubblicati dal Leibnizio (Access, hist. t.2 ad h. an.), o a meglio dire, come questo scrittore prova chiaramente dalle parole stesse di Papia. Egli il compose singolarmente a uso de’ suoi proprj figliuoli, e ad essi perciò indirizzollo con una lettera che si vede premessa alle edizioni di questo libro , e parte della quale riportasi dal Fabricio (Bibl. lat. t. 2 , p. 46{)■ Da alcuni versi premessi a un antico codice manoscritto di questo Lessico, che sono stati pubblicati dall1 Ondili (De Script, eccl. t. 2, p. 621), raccogliesi che a compitarlo egli impiegò dieci anni. Esso fu pubblicato la prima volta in Milano l’an 1476 (Saxius Hist. typ. mediol, p. 565), e dopo questa altre posteriori edizioni ne abbiamo avute, benchè i più copiosi e più esatti lessici che sonosi dappoi dati dalla luce, abbian fatti dimenticare gli antichi. Or che Papia fosse assai bene istruito nella greca lingua , ciò che da noi deesi singolarmente osservare , oltre la testimonianza del Tritemio, ne abbiamo una certa pruova nel suo medesimo Vocabolario, ove all’occasione ei reca e parole e versi greci, come dimostra il sopraccitato monsig. Grandenigo (Rag. ec. c. 6.). IV. Perizia ancor maggiore nella lingua greca dovea avere Burgondio pisano, il quale, benchè esercitasse la professione di giureconsulto, maggior fama però acquistossi nella greca