Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/537

476 unno favellato; e nondimeno ei fu dottissimo uomo, come ci dimostrano le opere da lui composte che conservansi manoscritte in alcune biblioteche. E in primo luogo nella imperial biblioteca di Vienna trovasi un compendio in otto libri diviso delle opere e de’ sentimenti di S. Agostino, intitolato Paradisus Augustinianus; opera , come sembra, da lui intrapresa prima di essere fatto vescovo di Sutri, e dedicata all’abate Giovanni, che credesi essere S. Giovanni Gualberto fondatore dell’ordine di Vallombrosa. Il Lambecio ha pubblicata la lettera con cui Bonizone gl’indirizzò questa sua fatica (Comm. Bibl. caesar. vol. 2, c. 8). Il ch. Muratori ha pur pubblicato da un codice della biblioteca Ambrosiana un’operetta di Bonizone intorno a’ Sacramenti (Antiq. Ital. t. 3, p. 599), da lui mandata a Gualtero priore del monastero di Lenoj e questa, come dal titolo si raccoglie, fu da lui scritta mentre era vescovo di Sutri, e in essa ei fa ancora menzione di un libro eli’ egli avea scritto contro Ugone scismatico, cioè, come credesi, contro il Cardinal Ugone soprannomato Bianco. Nella suddetta imperial biblioteca conservasi ancora un’altra assai pregevole opera di Bonizone, cioè una raccolta di Decreti ecclesiastici tratti dalla sacra Scrittura, da" C011cilii, dalle Lettere de’ romani Pontefici, e dalle Opere de’ SS. Padri. Di questa Raccolta un altro esemplare conservasi in Brescia, e il diligentissimo monsignor Mansi di esso si è giovato a farne un esatto confronto con quel di Vienna. mostrando la differenza che passa fra l’uno e l’altro (V. Fa.br. Bibl. lat. med. et inf. act.