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LIBRO TERZO
Pag. 224
Storia della letteratura da'tempi di Carlo Magno
fino alla morte di Ottone III.
CAPO I.
Pag. 226
Risorgimento degli studi per opera di Carlo Magno, e idea
dello stato civile e letterario dell'Italia in quest'epoca.
I. Si prende a esaminare qual parte avesse l’Italia
nelle letterarie cure di Carlo Magno. II. Questo principe
dovette le prime istruzioni a Pietro da Pisa, a Paolo
Diacono e a Paolino d’Aquileia III. E solo più tardi fu
istruito da Alcuino nelle scienze. IV. Lo stesso Alcuino
probabilmente dovette in parte all’Italia il suo sapere.
V. Esame del racconto del monaco di S. Gallo intorno
allo Scozzese mandato a Pavia. VI. Si mostra l’inverisomiglianza di questo fatto. VII. Contraddizioni ed errori di
molti nel volerlo sostenere. VIII. Conchiudesi che questo
fatto si dee credere favoloso. IX. Esame del modo tenuto
dal Gatti per difenderne la verità. X. Quindi non può ammettersi che Carlo Magno fondasse l'Università di Pavia, ove però erano pubbliche scuole. XI. Anzi Carlo Magno
dall'Italia chiama in Francia i maestri del canto. XII. E
altri maestri di gramatica e di aritmetica. XIII. E di più
altri Italiani si vale a far risorgere in Francia le scienze e
le lettere. XIV. Nell’Italia ancora proccurò Carlo Magno
di far rifiorire la letteratura. XV. Stato civile dell’Italia. XVI. Regno d’Italia di Pipino e poi di Bernardo: impero di Lodovico il Pio e di Lottario Primo. XVII. Legge
pubblicata da Lottario per le scuole d’Italia. XVIII. Riflessioni sulle città nelle quali in esse si ordina di aprire
pubbliche scuole. XIX. Chi fosse Dungalo nominato
professore in Pavia. XX. S’ei sia lo stesso di cui si
ha una lettera a Carlo Magno sopra le ecclissi. XXI. Sua
opera in difesa delle sacre immagini. XXII. Probabilmente si debbon distinguere due Dungali. XXIII. Leggi
ecclesiastiche per le scuole de' cherici. XXIV. Scarso
frutto da questi editti raccolto. XXV. Continuazione
degl'imperadori e de’ re d’Italia fino a Rodolfo di Borgogna. XXVI. Continuazione della medesima serie fino