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se S. Gregorio proscrivesse la matematica, e si mostra che ciò dee intendersi solo dell’astrologia giudiciaria. VII. Si cerca se egli facesse incendiare la biblioteca Palatina, e si mostra che non basta a provarlo l’autorità del Sarisberiense. VIII. Pruove della credulità e mancanza di critica di questo scrittore. IX. Nè alcun motivo poteva determinare S. Gregorio a tale risoluzione. X. Si mostra ch’ei non fece gittare alle fiamme neppure le Opere di Cicerone e di Livio. XI. Si pruova falsa l’accusa ch’ei vietasse l’amena letteratura: spiegazione di un suo passo. XII. Nuovi argomenti a provarne la falsità. XIII. Si mostra che S. Gregorio non sostituì i suoi Morali a’ libri profani. XIV. E che è falso pure che facesse atterrare gli antichi monumenti. XV. Testimonianza del Bayle in difesa di S. Gregorio. XVI. Notizie di due amici di S. Gregorio, cioè dell’abate Claudio. XVII. E di S. Paterio. X V111. Altri pontefici di questa età rinomati per sapere. XIX. Notizie di Mauro e di Felice arcivescovi di Ravenna. XX. E di altri di questi tempi. XXI. S. Damiano vescovo di Pavia, SS. Mansueto e Natale arcivescovi di Milano. XXII. S. Colombano e Giona abati del monastero di Bobbio. XXIII. Fausto monaco di Monte Cassino. XXIV. Anastasio Bibliotecario il vecchio sembra autor supposto. XXV. Notizie del monaco Ambrogio Autperto.


CAPO III.

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Belle lettere.


I. Stato infelice dell’amena letteratura, e origine di esso. II. Lo studio però della lingua greca non fu interamente dimenticato. III. Venanzio Fortunato è quasi il solo poeta di questa età: sua patria, suoi studj. IV. Altre epoche della sua vita: sue opere. V. Notizie di Givannicio da Ravenna lodato anche come poeta. VI. Felice gramatico in Pavia onorato dal re Cuniberto. VII. La storia fu quasi affatto trascurata. Tjraboschi, Vx>1. III. ti