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4^2 LIBRO amicasene agli studi per desiderio d’istruirsi; che trattenutosi ivi per lungo tempo e ben formatosi a tutte le profane scienze, tornò in pa tri a; dalla quale poscia di nuovo uscito , e passate l’Alpi sen venne in Francia. E altrove aggiugne eli’ egli negli anni puerili fu istruito nelle scuole delle arti liberali e delle leggi secolari secondo il costume della sua patria; clic essendo ancor giovinetto, e perorando con grande eloquenza vinse spesso nel trattare le cause i veterani oratori, e che seppe pronunciar tai sentenze cui i giureconsulti, i giudici e i pretori della città udivano con piacere. Di ciò, conchiude egli, ben si ricorda Pavia. Così questo scrittore, che vivendo nel monastero medesimo ove era lungamente vissuto, e di cui era stato priore Lanfranco, poteva facilmente essere ben istruito di ciò che a lui apparteneva. Or in queste parole alcuni moderni scrii tori hanno scoperte molte altre cose a cui l’autor della Vita non avea certo pensato. Il P. Mabillon uomo di vastissima erudizione, e perciò ritenuto e modesto nelle sue congetture, dice che la città a cui Lanfranco recossi per motivo di studio, fu forse Bologna (Ann. bened. t. 4? l. 58, n. 44)> opinione che di fatto non è improbabile; poichè in questa città, come vedremo trattando della giurisprudenza, eranvi scuole di eloquenza e di filosofia prima ancora che lo studio delle leggi vi fosse introdotto. Ma la congettura modesta del Mabillon presso altri è divenuto un fatto certissimo di cui non è lecito il dubitare; e il P. Ceillier afferma el i* Lanfranco andò a Bologna a studiar l’eloquenza