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QUARTO 4 1 5 moltissimi cardinali annoverano che in questo secolo furono di una tal carica onorati. Da’ monumenti medesimi però si raccoglie che un tal impiego non conferivasi in modo che fosse durevole e perpetuo in una sola persona, perciocchè veggiamo, a cagion d’esempio, Bosone cardinale e bibliotecario negli anni 1014, 1017, 1018, 1026, 1027, e insieme Pietro cardinale l’anno 1016 e Dodone l’anno 1024, anzi ancor nell’anno 1026 veggiamo con questo titolo Pellegrino arcivescovo di Celonia, e nel 1027 Pietro vescovo di Palestrina. E forse più d’uno al tempo medesimo aveano quest’onorevole impiego; poichè sembra difficile a intendere come nello stesso anno si veggan più volte due bibliotecarj della Chiesa romana. Nel secolo xii non hanno i suddetti eruditissimi autori rinvenuta notizia che di tre soli onorati di tale carica, l’ultimo de’ quali è il cardinal Gherardo che fu poi papa l’anno 1144 col nome di Lucio II. D’allora in poi per lo spazio di qu isi due secoli non trovasi più menzione di alcun bibliotecario della Chiesa di Roma, forse perchè essendo infelice lo stato di questa biblioteca, non si credesse nè utile nè necessario l’affidarne l’amministrazione e il governo ad alcun cardinale , o ad altro ragguardevole prelato. Altre chiese però ancora è probabile (7) che avessero (*) Il dottissimo sig conte. Rambaldo degli Azzoni Avagaro, canonico della cattedral di Trevigi, ha pubblicato (Mem. per servire alla Stor. letter. t. 8, par. 5, p. 25) un breve indice de’ libri che 1‘ anno 1137 esistevano in quella chiesa, il che conferma ciò che qui ho asserito, cioè che è probabile che fosse questo uso a molte chiese comune.