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IV. Continuano le calamità e le guerre civili sotto Arrigo IV. 398 LIBRO gli altri pontefici che gli venner dopo fino a Pasquale, a’ cui tempi morto Guiberto l’anno 1100, tre altri si videro disputare allo stesso Pasquale il trono pontificio. Al medesimo tempo le discordie di Arrigo co’ romani pontefici furon cagione che prima Rodolfo duca di Svevia, poscia la contessa Matilde in Italia, e finalmente il suo figliuolo medesimo Arrigo contro di lui si volgessero per privarlo del regno. Quindi turbolenze e sedizioni e guerre continue. Le città d’Italia e i loro vescovi e signori , altri favorevoli a’ papi, altri ad Arrigo, e perciò gli uni contro gli altri, e sempre intenti a difendersi contro i vicini nimici, o ad assalirli; e spesso ancora le città stesse internamente divise in due contrarj partiti fomentati innoltre ed innaspriti vieppiù dalle animose discordie cagionate, come si è detto, dalla incontinenza e dalla simonia del clero. Chi può spiegare qual fosse in mezzo a tanti disordini lo sconvolgimento, l’agitazione , il tumulto della misera e sì travagliata Italia? IV. La morte di Arrigo III, avvenuta, come abbiam detto, l’anno 1106, sembrò recare qualche speranza di tranquillità e di pace. Ma poichè Arrigo di lui figliuolo , IV tra gl’imperatori, e V tra’ re di Germania, scese in Italia l’anno 1110, non solo infierì colle rovine e cogl’incendj contro varie città e castella che nol voleano riconoscere, ma giunto a Roma, venne ad aperta discordia col pontefice Pasquale II, che da lui fu fatto prigione. Riconciliatosi poscia con lui, e ricevutane la corona imperiale, pochi anni dopo venne con lui a nuova guerra; e morto