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3go nano p. ig6, 197, ec.), e degno è fra le altre cose d’osservazione ciò che di lui dicesi da Anastasio, che fece più finestre di vetro ornate di diversi colori, il quale è forse il primo esempio che trovisi di cotai vetri dipinti. Alcune pitture ancora si nominano di Stefano IV, detto da altri V (ib. p. 114, ec.), ch’era pontefice l’anno 816. Veggiam le chiese di santa Sabina e di S. Saturnino a miglior forma ridotte, e ornate in ogni parte di varie pitture, quella da Eugenio II (ib. p. 219), e questa da Gregorio IV (ib. p. 221) successori di Stefano; e più altre sculture ancora e pitture e musaici si annoverano, opere dello stesso Gregorio. Sergio II che salì alla sede romana l’an 844, avendo innalzato un portico a più archi innanzi alla basilica del Salvatore, il fé’abbellir di pitture, e pitture ancora e musaici aggiunse a più altre chiese (ib. p. 229, ec.). Lo stesso dicasi di Leone IV (ib. p. a34, "44 > ec-)> di Niccolò I (ib. p. 256, ec.) e di Adriano II (ib.p.263) nel medesimo secolo, dei quali tutti leggiamo che molte chiese di Roma o fabbricaron di nuovo, o ristorarono ed ornarono di sculture, di pitture e di altri somiglianti ornamenti; di alcuni de’ quali ci parlano gli antichi scrittori che aveanli innanzi agli occhi, come di cose maravigliose; benchè io voglia ben credere eh1 esse non fosser poi tali da farci oggi inarcare per istupore le ciglia. I pontefici del x secolo, come non furon per la più parte di grande ornamento alla Chiesa colle loro virtù, così non curarono comunemente di accrescere ai tempj nuovo decoro. Solo in qualche Cronaca leggiam del papa Formoso che rinnovò le