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TERZO a6i (V uomini a tal impiego destinati dallo stesso Lottario: qui nostra dispositione artem docentes alios.... sunt constituti Dungalo dunque fu probabilmente mandato in Italia verso il tempo medesimo in cui fu pubblicata la detta legge. XX. Due altre quistioni ci si offrono a esaminare intorno a questo professor di Pavia; cioè s’ei sia quello stesso Dungalo a cui veggiam attribuite alcune opere; e s’ei fosse Monaco. Abbiamo in primo luogo una lunga lettera scritta fanno Si i da Dungalo a Carlo Magno, il quale per mezzo di Valdone abate di S. Dionigi presso Parigi aveal richiesto della ragione di due ecclissi solari che dicevansi nel precedente anno seguite (Dacher. Spicil. t. 3, p. 324 sec. ed.), nella qual lettera ei mostra di avere una assai mediocre notizia di astronomia, qual era quella che allor n1 aveano anche i più dotti. Il P. Mabillon riflettendo che in essa Dungalo prende il titolo di Rinchiuso) ne congettura (Ann. Bened. t. 2, l. 30, n. 3) ch’ei fosse o monaco dello stesso monastero di S. Dionigi, o ritirato a più solitaria vita presso il medesimo monastero, e detto perciò Rinchiuso. Il Muratori pensa al contrario che questa lettera non dalla Francia, ma dall’Italia fosse scritta a Carlo Magno (l. c. p), 818 e s’appoggia singolarmente a queste parole: in ista terra in qua nunc., Deo donante, Franci dominantur, ah ini fio mundi talis rex et talis princeps nunquam visus est sicut noster dominus Angus tu s Caroìus; parole che sembrano dinotare che il paese in cui egli scriveva, fosse non molto prima passato xx. S1 ei sia Ir» slesso di cui si ha una lettera a Carlo Mag;no sopra le ecdissi.