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della lingua italiana XXXI tenere particolare essa abbia minor numero di egregi scrittori di quel che abbia una lingua men ricca. Senza diffonderci a esaminare quali possano essere queste ragioni , cecilia mone una pruova. L’Italia non ha certamente nel genere tragico tal copia e sceltezza di autori che possano quella gloria ottenerle che ottennero alla Francia Cornelio, Racine , Voltaire. Dirassi perciò che la lingua francese sia più ricca e più abbondante dell’italiana in ciò che a poesia appartiene? Io mi lusingo che niuno sosterrà questa eresia letteraria , la quale dal discorso del sig. abate Arteaga discenderebbe ne-« cessali amen le. Ma se la logica di questo scrittore non è troppo giusta , ei vanterassi almeno di avere con verità affermata la mancanza di libri italiani in certi generi di stile , che non dovrebbon loro mancare, se così ricca fosse la loro lingua , come essi si vantano. Questo è ciò che colla usata sua eloquenza si fa a provare diffusamente il sig. abate Arteaga, e che noi ve.Temo ora esaminando parli lamento. Comincia egli dal confessare che l’Italia in genere di poesia ha eccellenti modelli che posson servir di guida a chi i medesimi studj intraprende. Ma nella prosa, continua a dire , qual è lo scrittore che riunisca , o possa riunire i suffragi della nazione? Riconosce che il Boccaccio è il più eloquente e il più originale fra i prosatori toscani; ma aggiugne che poco uso può farsi oggi della sua maniera di scrivere nel gusto presente e pei bisogni della moderna letteratura. Belle parole , ma delle quali io non arrivo ad intendere il senso. Che è la moderna letteratura? Tutto ciò , io credo, che forma l’applicazione e lo studio de’ letterati moderni; e perciò dee in essa comprendersi la proprietà dell’espressione, l’eloquenza delle parlate, la grazia de’ racconti. Or se il Boccaccio è il più eloquente e il più originale fra i prosatori toscani, perchè non può egli giovar molto anche alla moderna letteratura, quando dallo stile di esso si levino i difetti dell’età a cui visse , cioè la costruzione e la tessitura del periodo e dell’orazione troppo somigliante alla lingua latina , da cui di fresco erasi questa bella figlia staccata. e molto perciò ancora serbava del portamento e dell’andamento materno? 11