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terzo a55 eondennato ad essere accieeato, il che fu eseguito con tal crudeltà, ch’ei ne morì fra tre giorni l’anno 818. Lottario già dichiarato imperadore, fu due anni appresso da Lodovico il Pio suo padre dichiarato ancor re d’Italia; e questi è veramente a cui dobbiamo la prima origine delle pubbliche scuole in molte delle nostre città. XVII. Fra le leggi pubblicate da’ re d’Italia successori de’ re longobardi, e dette perciò longobardiche, alcune ne abbiamo di questo principe l’anno 823 in cui ebbe in Roma la corona imperiale, da lui promulgate in Cortelona, luogo a que’ tempi celebre nel territorio di Pavia presso il fiume Olona, da cui traeva il nome, e ove aveano gli imperadori palazzo e villa, da cui spesso si veggon datate le loro leggi. Ad esse un’altra se ne aggiugne dello stesso Lottario, in cui determina le città nelle quali deesi pubblicamente insegnare. Rechiamola prima nel suo originale linguaggio, qual è stata pubblicata dal ch. Muratori (Script rer. ital. t. 1, pars 2, p. 151), tratta da un codice dell’insigne archivio di questo Capitolo di Modena; e poscia prenderemo a far sopra essa le riflessioni opportune: De iì^c trina vero, quae ob nimiam incuriam atque ignaviam quorumque praepositorum cunctis in locis est Jiinditus exlincta, placitit, ut sicut a nobis constitutum est, ita ab omnibus observetur. Videlicet ut ab his qui nostra dispositione artem docentes alios per loca denominata sunt costituti, maximum dent studium, quali ter sibi commi ssi scholastici ita proficiant, atque doctrinac