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TERZO 253 esse pure indipendenti da Carlo Magno e dai suoi successori, come eransi mantenute a’ tempi ancora de’ Longobardi. Il ducato di Benevento, che comprendeva a que’ tempi una gran parte del regno di Napoli, era rimasto in mano de’ principi longobardi, perciocchè Arigiso II che n’era duca, quando Carlo conquistò l’Italia, e poscia Grimoaldo di lui figliuolo, seppero or coll’armi, or co’ trattati sostenersi sì destramente, che continuarono a godere del lor dominio, dal quale poi l’anno 840 furono staccate due parti, cioè il principato di Salerno e la contea di Capova, che formarono due altri separati dominj di due altri principi longobardi. I Greci non aveano mai abbandonata interamente l’Italia. Napoli, Gaeta e gran parte della Calabria erano o ad essi soggette, o almen tributarie. I Saracini per ultimo dopo aver corse e saccheggiate alcune delle isole adiacenti all’Italia, e dopo aver occupata verso l’anno 722 la Sardegna, scesi in Sicilia l’anno 828, si renderono successivamente padroni di tutta quell’isola che finallora avea ubbidito a’ Greci, e quindi l’anno 842, gittatisi nella vicina Calabria, cominciarono a occuparne alcune piazze, e a molestare e a travagliare l’Italia tutta. Questo era lo stato dell’Italia ne’ tempi di cui scriviamo; stato che dovea naturalmente, come in fatto avvenne, dar frequente occasione a discordie e a guerre fra’ diversi principi confinanti, avidi di stendere il lor dorminio, e di togliersi, se venisse lor fatto, da’ fianchi i troppo molesti vicini. Ma io non debbo trattenermi su ciò che nulla appartiene all’italiana letteratura;