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solamente che di giusta ragion ci appartiene, e non invidio agli altri le loro glorie. Queste ricerche formeran l’argomento del primo capo di (questo libro; e io mi lusingo che agli amatori della gloria d’Italia non mi sapranno mal grado che con qualche particolar diligenza io abbia preso a trattarne.

Capo I.

Risorgimento degli studi per opera di Carlo Magno, e idea dello stato civile e letterario d’Italia in quest’epoca.


Si prende a esaminare qual parte avesse l’Italia nelle letterarie cure di Carlo Magno. I. Il nome di Carlo Magno è uno de’ più pregevoli ornamenti della storia letteraria di Francia. Egli ne fu natio, sovrano, legislatore; e vi fece rifiorire le scienze; egli in certo modo gittò i primi fondamenti della celebre Università di Parigi. E se l’Italia ebbe allora la sorte di avere un principe che si adoperasse a farvi risorger gli studi, ella dee confessare sinceramente che ne è debitrice alla Francia. Ma parmi ciò non ostante che l’Italia possa con qualche buon diritto gloriarsi della memoria e del nome di un tal monarca. Io so che la comune opinione ci rappresenta’ Carlo Magno a guisa di un principe che istruito già nelle scienze venne dalla sua Francia in Italia; e mosso a pietà della profonda ignoranza in cui essa giaceasi, vi trasse da’ paesi stranieri uomini dotti che la dirozzasero. E confesso che non senza dispiacere ho veduto uno de’ più accreditati scrittori che abbia ora l’Italia, cioè il ch. sig. Dcnina,