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alcuni Santi, o la Cronaca di qualche monastero, de’ quali abbiamo parlato nel precedente capo, non ne troviamo a quest’epoca scrittore alcuno. E al più possiamo, se pur cel permetteranno i fede se hi, far menzion di Secondo abate di un monastero in Trento, morto l’anno 61 a, il quale oltre qualche operetta composta in difesa de’ tre Capitoli, avea anche scritta una breve Storia de’ Longobardi, che vien mentovata da Paolo Diacono (Hist. Long. l. 3, c. 29; l 4 > c- 4-2), ma che ora è smarrita. Egli era assai caro alla regina Teodolinda, e fu da lei scelto pel solenne battesimo del suo figliuolo Adaloaldo, che da lui gli fu dato in Monza l’anno 603 (id. I. c. 28). Alcuni fissano a quest’età l’Anonimo di Ravenna, scrittore di una assai barbara Geografia. Ma come le ragioni di quelli che il pongono nei secoli posteriori, mi sembrano assai probabili, riserverommi a trattarne nel libro seguente. Così tutti gli ameni studi erano non solo in un misero decadimento, ma in un totale abbandono. Ma più infelice era ancora la sorte de’ gravi studi, come da ciò che dirassi nel capo seguente, sarà manifesto.

Capo IV.

Filosofia, Matematica, Medicina

. I. Benchè l’eloquenza, la poesia, la storia nel regno de’ Longobardi giacesser quasi di■ inenticate, ebbero nondimeno alcuni, comunque pochi e mediocri, coltivatori. Ma della