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I})2 LIBRO il lor monastero interamente rovinato da’ Longobardi , e i monaci vennero trasferiti a Roma, e posti nella basilica lateranese (V. Mabill. Ann. t. 1,l. 7, n. 1, ec.); finchè verso l’anno 718 Petronace nobil bresciano venuto a Roma ad istanza del pontefice Gregorio II passò a Monte Casino, e vi rifabbricò il monastero che si rendette poscia sì illustre (ib. t. 2, l 20, n. 32). In questo frattempo noi dobbiam (quì far menzione di Fausto , uno de’ discepoli di S. Benedetto, e da lui inviato nelle Gallie insiem con S. Mauro l’an 542. Di lui racconta Leon Marsicano (Chron. Casin. l. 1, c. 3) che a’ tempi di Bonifacio III, cioè l’anno 606, tornato a Roma, e riunitosi co’ suoi Casinesi nella basilica lateranese, alle preghiere dell’abate Teodoro scrisse la Vita di S. Mauro , che vedesi pubblicata dopo altri dal P. Mabillon (Acta SS. Ord. S. Bened. t. 1). Ma a me sembra che questo dottissimo autore non abbia su questo punto usata la consueta sua ammirabile esattezza. Egli in un luogo (Ann. voi. i.l. n, n. 25) sembra indicare che Fausto tornasse in Italia due anni dopo la morte di S. Mauro, che avvenne l’an 584- Poscia altrove racconta esser ciò avvenuto a’ tempi di Bonifacio III l’anno 606 (ib.l. 10, n. 37). A quale di queste due sentenze ci appiglieremo noi? Forse ei tornò in Italia l’anno 584, e poscia l’an 606 scrisse la mentovata Vita. Certo lo stesso Fausto nella prefazione postale innanzi racconta di averla mostrata al pontefice Bonifacio , e di averne da lui avuta favorevole approvazione; e l’autorità di Leon Marsicano non ci permette di