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SECONDO 1Q| Giona monaco prima del monastero di S. Colombano, e quindi passato nelle Gallie ed eletto abate del monastero di Enona presso Mastricht. Ei visse in grande stima non solo tra’ suoi, ma alla corte ancora di Francia, ove dalla reina Batilde fu in più affari adoperato, mentre ella reggeva il regno nella minorità del suo figlio Clotario III. Era egli natio di Susa in Piemonte, come pruova il Mabillon (Ann. Bened. t. 1,l. 11, n. 17). A lui siam debitori delle notizie che ci sono l imaste intorno a S. Colombano e a’ suoi primi discepoli; perciocchè egli scrisse la Vita di questo fondatore, e di Attala e di Bertulfo, che gli succederono nel governo di quel monastero, e di Eustasio abate di Luxeuil; a cui pure aggiunse la Relazione delle maraviglie avvenute nel monastero di Evoraco, ossia di Faremoutier nella diocesi di Meaux, mentre ne era abadessa S. Fara detta ancor Burgondofara. Credesi ancora eli’ egli stesso sia l’autor della Vita di S. Giovanni abate del monastero di Reomè, che or dicesi Moutier S. Giovanni. Tutte le quali Vite, oltre altre edizioni, sono state pubblicate dal P. Mabillon (ActaSS. Ord. S. Bened. t. 1). Egli finì di vivere verso l’anno 670, e di lui pure si posson vedere i sopra mentovati scrittori (Ceillier, t. 13, p. 657; Hist. letter. de la France, t. 3, p. (5o3). XXIII. Il celebre monastero di Monte Casino ci darà nei tempi avvenire copioso argomento di lode nel colti vamento de’ sacri studj. Ma ne’ primi anni dell’epoca di cui scriviamo, sorsero per que’ monaci tempi troppo funesti, perchè potessero in essi occuparsi. L’anno 58o fu