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SECONDO l5y ogni parie ha diligentemente raccolto ciò che a questa quistione appartiene, e ne ha trattato con forza e con calore assai maggiore degli altri. Quindi esaminando ciò solo che egli ne ha scritto, noi, senza fare una stucchevole enumerazion di scrittori e di libri, esamineremo ciò che tutti gli altri autori ne hanno scritto, e se ci venga fatto di ribatter le accuse ch’egli dà a questo pontefice, noi verremo a ribatter le accuse tutte che gli si danno da tutti gli altri scrittori. Ma prima di entrar nell’esame di ciascheduna delle proposte quistioni, ci convien riflettere alquanto sulla maniera che il Bruckero ha tenuta nello scrivere di un tale argomento. V. Questo dottissimo ed esattissimo scrittore, a cui siam debitori di una Storia della Filosofia la più copiosa, la più compita e la più profonda che siasi veduta ancora, fra gli altri pregi che lo adornano, ha quello ancora di una saggia moderazione, per cui non segue comunemente il difetto di alcuni tra’ Protestanti, di scagliarsi con velenoso furore contro tutto ciò che appartiene a’ Cattolici. In questa occasione però sembra ch’egli abbia dimenticata la lodevole e saggia sua imparzialità. Egli nella mentovata sua Storia avea già prodotte, almeno in parte, le accuse contro di S. Gregorio, e aveane già parlato in maniera aspra ed ingiuriosa alquanto , chiamandolo uom mosso più dalla superstizione e da un importuno zelo, che da sagge ragioni (Hist. crit Philos. t. 3, p. 560); uomo che in ogni occasione, e ne’ Dialogi singolarmente, fa vedere la sua superstizione e la