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SECONDO 12.5 longobardi trattarono gli abitanti de’ lor dominj, come confessa lo stesso Paolo Diacono (Hist long. l 2, c. 32), scrittor per altro parziale delle cose della sua nazione. Dieci anni durò questo interregno; dopo i quali la necessità di difendersi contro i Francesi che apparecchiavansi a scendere con formidabile esercito in Italia, costrinse i Longobardi a eleggere un re, cioè Autari figliuol di Clefo, che sali sul trono fanno 584ili. Io non mi tratterrò a narrare le diverse vicende, le guerre interne ed esterne, e le altre circostanze del regno de’ re longobardi. Non vi ha alcuno di essi che abbia il menomo diritto ad aver qualche nome ne’ fasti della letteratura, ed io non farò che indicarne precisamente poco più che i semplici nomi, e la durata del loro regno , nel che io atterrommi alla cronologia del ch. Muratori, benchè egli stesso confessi che molto vi ha di dubbioso ed incerto; ma non debb1 esser mio pensiero l’esaminarla; poscia più attentamente prenderò a ricercare lo stato in cui fu a quei tempi l’Italia, e quanto e per qual ragione ne soffrisser le scienze. Autari morì l’anno 5c)0, e i Longobardi permisero alla celebre Teodelinda figliuola di Garibaldo duca di Baviera, e vedova del defunto re, che si scegliesse un marito degno del trono. Agilolfo duca di Torino fu da lei prescelto, e questi il tenne fino all’anno 615, in cui morendo lasciollo ad Adaloaldo suo figlio giovinetto di tredici anni sotto la tutela della saggia e virtuosa Teodelinda. Poichè ella fini di vivere 1’anno 625, Arioalclo che avea