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PRIMO 83 E parlando colla Filosofia, e mostrandole la squallidezza del luogo in cui si stava, non ti muove egli punto , dice, i aspetto di questo luogo? È ella questa la biblioteca in cui ti solevi meco trattenere (prò. 4)? L’Anonimo Valesiano ancora troppo chiaramente indica prigionia, e non esilio. Tunc Albinus et Boethius ducti in custodia. Ma questa prigion di Boezio ove fu ella? Ad baptisterium ecclesiae, dice lo stesso Anonimo. Ma rimane a sapere qual chiesa fosse cotesta , presso il cui battistero stava prigione Boezio. L’Anonimo soggiugne dopo poche parole: qui mox in agro Calventiano, ubi in custodia habebatur, misit rex, et fecit occidi; e con questo par che dichiari ciò che sopra avea oscuramente accennato, cioè che Boezio stava prigione nella terra di Calvenzano, che è luogo nel territorio milanese tra Marignano e Pavia; e perciò a tal fine si valse Teodorico di Eusebio prefetto di Pavia, dalla cui giurisdizione dipendeva per avventura la terra di Calvenzano. Rex vero vocavit Eusebium praefectum urbis Ticini, et inaudito Boèthio proludi in eum sententiam. Sembra dunque che si possa stabilir con certezza che Boezio fu tenuto prigione nella suddetta terra, ed ivi fu ucciso. Ma a ciò si oppone la tradizion de’ Pavesi, i quali mostravano ancora negli scorsi secoli la torre in cui Boezio era stato prigione, e della quale, essendosi essa dovuta atterrare l’an 1584 (Spelta, Vite de’ Vesc. di Pav. p. 106), han voluto serbar memoria facendone incidere la figura in rame, come osservò il ch. P. Guido Ferrari della Compagnia di Gesù