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PREFAZIONE XIII stile diverso, più colto, più soave, più ricercato in alcuni, più rozzo e più trascurato in altri. Or se da alcuni scriveasi men coltamente che non da altri, quanto più incoltamente avrà favellato il popolo ne’ famigliari ragionamenti? Plauto e Terenzio, che pur sono eleganti e tersi scrittori, usan però di uno stile che non sarebbe piaciuto a’ Romani in un Virgilio, in un Orazio, o in altri scrittori di epica e di lirica poesia. Il popolo ama comunemente voci e maniere di dire , da cui un colto scrittore si tien lontano; or aggiugne, or toglie lettere alle sillabe e alle parole, usa articoli, segnacasi, avverbii, preposizioni, che dalle leggi di buona lingua si vietano severamente. Ciò che avvien nelle lingue che or si parlano in Europa, ci può far conoscere ciò che avvenir dovea tra’ Romani. Or ciò presupposto, che dobbiam noi intendere, quando udiam dire che il miscuglio degli stranieri e l’innondazione de’ Barbari guastò e corruppe la lingua latina? Noi veggiamo divenir rozzo lo stile degli scrittori; e come non possiamo giudicar dello stato della lingua latina, che dalle Opere loro, così di esse intendiamo comunemente di favellare, quando diciamo che quella lingua da’ Barbari sofferse danno. E il sofferse certamente non piccolo. Ma esso nondimeno fu assai maggiore nel parlar popolare, che nello stile dei dotti. Questi aveano pur finalmente innanzi agli occhi le Opere de’ buoni scrittori , su cui poteano formare il loro stile. Il conversare co’ Barbari rendeva , è vero, a lor famigliari le nuove voci, la nuova sintassi, le nuove maniere di dire, che da essi udivano. Ma nondimeno, quando prendevano a scrivere, avean agio a riflettere alla scelta delle parole e delle espressioni. Era quasi impossibile che ne’ loro scritti non entrasse in qualche parte la barbarie e la rozzezza; e perciò veggiamo quanto essi sian diversi da que’ dei secoli precedenti; ma nondimeno, il ripeto, la riflessione e lo studio li teneva lontani dal parlare del tutto barbaramente. Quindi è che finchè non furon rare le copie dei buoni libri esemplari di culto stile , si videro scrittori di qualche eleganza. Quando ne fu più scarso il numero, la rozzezza divenne maggiore; ma scriveasi nondimeno latinamente , perchè i libri non mai mancarono in tutto; e quando sorsero