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04 LIBRO bonis partibus infoecunda Liguria; nutrit foro germina , quae libenter amplectatur et curia (l. 4, ep. 2). Quindi nella lettera che vedremo scritta da Atalarico al medesimo Aratore, sì grandi elogi si fanno delle scuole liguri, e vi si accenna come passato in proverbio il detto che nella Liguria ancora nascevano i Tullii. Vili. Alle Opere di S. Ennodio noi dobbiam parimente la notizia che ci è rimasta di alcuni ch’erano allora celebri per eloquenza. Fra essi ei loda singolarmente Fausto ed Avieno (opusc. 6 in Rethorica) cui chiama felicità del secolo e fiumi di latina eloquenza, ma de1 quali sembra dolersi che essendo onorati d’illustri cariche in corte, non potessero perciò essere agli altri di giovamento col loro esempio. In Fausto loda ancor sommamente il talento poetico (l. 1 epigr. 7), e ne parla in maniera che se non sapessimo che le lodi a questi tempi erano ad assai buon prezzo, per poco nol crederemmo un altro Orazio. Altrove ei loda un encomio della città di Como (l. 1 , ep. 6) fatto da Fausto; e acciocchè dalla difficoltà grande dell’argomento si raccolga il grande ingegno dell’oratore, ei di questa città ci fa la più orribile dipintura che immaginare si possa, e ben diversa da quella che ce ne ha lasciata il celebre Cassiodoro (l. 11 Var. ep. 14), il quale ce la rappresenta qual ella è veramente, pel vicin lago, e pe’ lieti colli, e pe’ fruttiferi monti che la circondano, deliciosa e vaga a vedersi. E perciò io penso col P. Sirmondo (in not. ad l. cit.) che S. Ennodio volesse in questa lettera scherzare col suo amico; poichè tale gli