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674 LILRO Aggiungasi clic S. Agostino, come or ora vedremo, conobbe Mallio in Milano; e che Claudiano per ispiegare il soggiorno di Mallio dice Ligurum moenibus. Or Milano era di questi tempi, come altrove dovrem mostrare, la capitale della Liguria. Checchè sia di ciò, egli visse ai tempi di Teodosio e di Onorio, e dopo aver sostenute con lode altre onorevoli cariche, giunse a quelle ancora che fra tutte erano le più ragguardevoli, di prefetto delle Gallie, poi dell’Italia, e finalmente di console l’anno 399) (Tillem. in Ilonor. art. 9). Tra le lettere di Simmaco ne troviam molte a lui scritte (l. 5, ep. 4, 15), dalle quali veggiamo in quanta stima ei l’avesse, e quanto singolarmente ne pregiasse l’eloquenza (ib. ep. 9). Ma Claudiano un intero panegirico in versi scrisse a lodarlo, quando ei salì all’onore del consolato (Paneg. de Consulatu Mallii Theod.). Ei rammenta dapprima gli studj giovanili di Mallio, e l’eloquenza con cui più volte avea perorato nel Foro: Jam tunc canities animi, jam dulce loquendi Pondus, et attonitas sermo qui duceret aures. Mox undare foro victrix opulentia linguae , Tutarique reos: ipsa haec amplissima sedes Orantem stupuit, bis laudatura regentem. Quindi dopo aver fatta menzione delle onorevoli cariche a cui Mallio fu sollevato, così prosiegue: Postquam parta quies et summum nacta cacumen , Jam secura petit privatum gloria portum; Ingenii redeunt fructus , allique labores , Et vitae pars nulla perit. Quodcumque recedit.