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Gl 4 LIBRO Le.sLimouianza ancor S. Girolamo. Il P. Caraffa citando questo passo della Cronaca così lo legge (Hist. Gymn. Rom. t. 1, p. 84): Victorinus rhetor, et Donatus grainmaticus magi stri et praeceptores im i Romac insignes habebantur. Ma realmente S. Girolamo ha così: flirto rinus Rhelor, et Donatus gramaticus praeceptor meus Romae insignes habentur. E altrove egli dice bensì (Praef. Comment. in Ep. ad Galat.) che Vittorino faceva scuola di rettorica in Roma; ma ch’egli ne fosse stato scolaro, nol dice mai. Or questa sì grande stima che avevasi di Vittorino, ci potrebbe far credere eh’ei fosse veramente colto ed elegante scrittore. E nondimeno le Opere che ne abbiamo, cel mostrano assai inferiore alla fama. Alcune di esse appartengono alla rettorica e alla gramatica, e sono state stampate nelle Raccolte de’ retori e de’ gramatici antichi, fra le quali abbiamo un comento sui due libri dell’Invenzione di Cicerone. Altre hanno argomento sacro, e fra esse quattro libri contro gli Ariani, due opusculi pubblicati dal P. Sirmondo (t. 1 ejus Op.), e alcuni altri che veggonsi nella Biblioteca de’ Padri (t. 4 edit. Lugd.), oltre alcuni comenti sulle Epistole di S. Paolo, di cui si cita dallo stesso P. Sirmondo un codice mss.; finalmente un poemetto su’ sette Martiri Maccabei (V. Ceillier t. 6, p. 26). Or in tutte queste opere, e nelle dogmatiche singolarmente, vedesi uno stile rozzo, incolto e oscuro, ch’io non so intendere come potesse aver sì gran plauso 5 oltreché S. Girolamo lo riprende (l. cit.), perchè non avendo egli fatto studio sulla Sacra Scrittura,