XIX. Or poiché la prima mauiera di decadenza della letteratura non è possibile; uè
si può, come abbiam dimostrato, affermare
che illanguidiscan gli studj per indebolimento
degli ingegni, passiamo a ragionare della seconda maniera in cui può un tal decadimento
avvenire, cioè quando gli uomini, benchè forniti d1 ingegno a coltivare le scienze, ciò non
ostante in poco numero e con poco fervore
si volgono a coltivarle; e veggiamo quali ne
possano essere le cagioni. Qui certo le cause
fisiche non possono aver parte; poichè se
l’uomo ha sortito dalla natura vivace e penetrante ingegno, l’applicarsi a coltivare le
scienze dipende dal suo volere; e quando vogliasi dire che il clima abbia influenza ancor
sull’arbitrio, un clima che renda gli uomini
disposti agli studj, dee rendergli ancora ad essi
inclinati, ove le cagioni morali non li distolgano. Or quali posson essere queste cagioni
che ritardino e distolgan gli uomini dal coltivare le scienze? Quelle che al principio di questa Dissertazione abbiamo accennate, che si
recano comunemente per generali motivi del
decadimento degli studj, appartengono a questo
luogo, perchè ne son veramente l’origine,
quando si parli di quel decadimento che consiste nella mancanza di applicazione agli studj, non di quel che consiste nel cattivo gusto
in coltivarli. Queste due cose si confondono
molte volte insieme, che pur vogliono essere
separate, come da ciò che già di sopra si è
detto, è manifesto. Per lungo tempo dopo la