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SECONDO 5l7 non possono venir con essa al confronto. Molti monumenti di questi tempi viene egli esaminando coll’usata sua diligenza; e così nell’Arco di Settimio Severo, come in altre statue e in altri bassi rilievi che ci sono rimasti, mostra quanto precipitosamente decadessero allora le arti. Alessandro Severo però sembra che usasse di ogni sforzo per far rifiorire le belle arti, il che dal Winckelmann non si è avvertito; poichè egli solo rammenta (p. 327) le statue degli uomini illustri, che da ogni parte ei fè raccogliere e collocare nel Foro di Traiano. Ma oltre di ciò, non solo Lampridio dice (in Alex, c. 27) ch’egli dipingea mirabilmente, ma ancora che molte rinnovò delle fabbriche de’ precedenti imperadori, molte nuove ne fece innalzare egli stesso, e fra le altre le Terme a cui diede il suo proprio nome; che molti colossi fece ergere in Roma, chiamando perciò da ogni parte artefici valorosi; anzi a lui attribuisce l’invenzione di unire e di intarsiare insieme marmi di diversi generi (ib c. 25); nel che però se egli intende che Alessandro fosse l’inventore de’ lavori che diciamo a mosaico, essi erano più antichi di assai, come dall’erudita opera del Cardinal Alessandro Furietti su questo argomento raccogliesi chiaramente. III. Se dopo Alessandro Severo fossero stati tranquilli e lieti i tempi della repubblica, e se i seguenti imperadori ne avessero imitato l’esempio, forse sarebbono le arti ritornate all’antico onore; ma le guerre, le sedizioni e i tumulti che d’allora in poi furono sì frequenti, le condussero a mi’ estrema rovina. Una Hi. E quindi veugono a imi estremi rovina.