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SECONDO 4(JQ ossia Prisco Javoleno è stato già da noi nominato nell’epoca precedente in cui singolarmente egli fiorì. Il più celebre di questi è Ulpio Marcello , il quale non solamente nella giurisprudenza, ma nella militare disciplina ancora salì a gran fama. Da un’iscrizione presso il Grutero (p. 100) raccogliesi eli’ ei fu col carattere di legato nella Pannonia inferiore. Ma degno è di leggersi singolarmente l’elogio che di lui fa Dione. Comodo, die’ egli (l. 72), atterrito (alla nuova della sollevazion de’ Britanni) mandò contro di essi Ulpio Marcello. Era questi uom modesto e frugale, perciocchè per riguardo al cibo e all’altre cose ei vivea come gli altri soldati; coraggioso e ardito, quando era il uopo combattere; lontano dal lasciarsi corrompere per avidità di ricchezze, ma non troppo cortese e piacevole cogli altri. Quindi prosiegue a dire della singolar vigilanza eli’ egli e usava ed esigeva dal campo, della maravigliosa sua sobrietà nel vitto, nella quale però non so se Dione troverà facilmente chi creda ciò ch’ei racconta, cioè che facevasi mandare il pane da Roma, perchè essendo così diseccato fosse costretto a mangiarne assai poco. Ei riportò su i nemici gloriose vittorie; ma per esse appunto poco mancò che il crudele imperadore nol togliesse di vita. Molti libri legali da lui composti si citano dagli antichi giureconsulti; e singolarmente trentun libri di Digesti (Heinecc. l. cit. § 320). Mi nasce però qualche dubbio, se Ulpio Marcello il guerriero non debba per avventura distinguersi da Ulpio Marcello il giureconsulto; perciocchè non par