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4o4 LIBRO a sollevare al Campidoglio con piccola spesa ampie colonne, diede per l’ingegnoso suo ritrovato ampia mercede; ma insieme disse che u mezzo di questo colosso si scoperse) interrisse fun. deridi aeris scientiam Giustamente poi si rileva: Quaii* toi/ue major in Zenodoro praestanlia fuit, lauto ma. gis depreliendi aeris obliteratio potest; perchè quanto « più era il talento di Zenodoro, tanto più si conobbe et che non polea sperarsi che alcuno arrivasse a quello « a cui esso non giugneva. A tue pare la cosa tanto tt chiara che niente più. o Resta ora a mostrarvi che non regge il sentimento a di chi dice che Zenodoro non fece il colosso di tt bronzo, ma d’altra materia. Se passo ora a questo, tt non è per vaghezza di dire , ina per togliere un pati rere, che quantunque non sussistente potrebbe ap« presso di a’euni avere lòrza per l’autorità della perii sona che l’ha stampato. « E certo che Nerone volea di bronzo il suo coti losso, perchè parlando della materia ila darsi per « essa, non si menzionano che metalli: Nero aurina ar» gentumque largì ri paraiui esset. È certo che si chiama « Zenodoro di Francia per questo , giacché ha dato « abbastanza pruove per esser dilaniato: Postqnam satis artem ibi (in Francia) appreboverat, Romani ticeitus est a Nerone Dunque in Francia Zenodoro avea « fatto qualche cosa di grande in bronzo, altrimenti « non avrebbe dato prove bastevoli onde esser chia« mato per far un colosso di bronzo chi ha fallo solo « opire grandi di marmo, che sarebbe ridicola cosa. n Se ha tatto qnal« he cosa di grande in bronzo, è il « Mercurio di cui parla Plinio, e che realmente era si un colosso anzi ben grande: Omnem aniplitudinem statnarum bujus generis (colossale) ricit aerate nostra Zenodorus Aleranno facto in rivitate drvernis. Ma se « ha fatto un colosso di bronzo in Francia, perchè a non lo deve saper fare a Roma, obbedendo a Nen rone impetadore? Non so come leggendo allentati mente Plinio, e riflettendovi sopra , si possa dii-«