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I. Ma Jacopo Perizon con argomenti a mio pa. rerc fortissimi ha dimostrato (V. praef ad Aeliani Hist var. ex edit. Gronov.) doversi distinguere due Eliani, uno scrittor di arte militare, l’altro delle altre due opere sopraccennate; greco il primo, romano il secondo, benchè pure scrivesse in greco; quegli vivuto ai tempi di Adriano, questi assai più tardi. Del secondo noi ragioneremo nell’epoca susseguente. Qui basti l’accennare che lo scrittore dell’operetta sull’ordinare le schiere fu certamente greco, come ricavasi manifestamente dalla sua prefazione medesima; e che visse almeno per alcuni tempo in Italia a questa età appunto di cui trattiamo; perciocchè nella stessa prefazione egli indirizza e consacra la sua opera aA’Adria-; 110, e dice di aver veduto in Formie Traiano! di lui padre adottivo, o creduto almen tale;] e di avere innoltre parlato con Frontino, che chiama uomo illustre tra’ consolari, e per la scienza dell’arte militare salito a gran fama. I Intorno a questo Eliano e aa’altre opere da lui composte veggasi l’erudito Catalogo de’ Codici greci della Biblioteca Laurenziana del ch. canonico Bandini (t. 2).

Capo XI.

Arti liberali.



Invidia di Tiberio verso gli illustri artisti ae’essi dannosa. I. Quel medesimo umor capriccioso e crudele che molti degli imperadori de’ tempi di cui parliamo, condusse a non avere in alcun pregio le scienze e gli uomini dotti, fu cagione