Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/326


primo 289

e ilrlla terra, la medicina , il commercio , la navigazione, la storia delle arti liberali e meccano he, l’origine delle costumanze; tutte in fine le scienze naturali e tutte le umane arti; e ciò che v ha di più sorprendente, si è che in ciascuna parte Plinio si mostra egualmente grande; la sublimità deli idee, la nobiltà di llo stile danno rissalto alla profonda erudizione; non solamente egli sapeva quanto si potea sapere a’ suoi tempi, ma possedeva quella facilità di pensare in grande che moltiplica la scienza; avea quella finezza di riflessione, da cui di penile l’eleganza e il gusto; ed egli comunica a’ suoi lettori una certa libertà ii ing gno, un ardir di pensare, eli e il germe della filosofia. L’opera di lui tutta varietà, siccome è la natura, la dipinge sempre a bei colori; ella è, se si vuole, una compilazione di tutto ciò che era stato scritto avanti a lui, una copia di quanto era stato fatto di eccellente e di utile a sapersi; ma questa copia ha in sè. de’ tratti così maestosi, questa compilazione contiene cose raccolte in una foggia sì nuova, ch’ella è preferibile alle maggior parte deli opere originali che trattano degli stessi argomenti. Così egli} e finchè non sorga un altro più di lui versato nello studio della natura, che ne giudichi altrimenti , ci atterremo noi pure a questo parere. Per ciò che appartiene allo stile di Plinio, esso non ha la purezza nè l’eleganza de’ più antichi scrittori, ma è di una precisione e di una forza non ordinaria. Questa nondimeno va spesso più oltre che non converrebbe, e sparge nel discorso uno stento Tiraboschi, Voi. Jf. ly