Prefazione premessa a questo volume, nè giova ora il ripetere ciò che ivi si è ampiamente
trattato. Con più ragione si riprende Svetonio
delle tante laidezze che troppo chiaramente egli
è venuto sponendo nella sua Storia. Il Bayle
usa ogni sforzo a difenderlo; e non è a stupirsene, poichè in tal modo difende ancor la
sua causa. Ma niuna scusa potrà mai giustificarlo abbastanza; che non è già necessario il
narrare ogni cosa, e certe sozzure è assai meglio involgerle in un oscuro silenzio. Per ciò
che è delio scrivere di Svetonio, convien dargli la buie di 11011 essersi lasciato travolgere
dal vizio » Iella sua età; poichè nulla in lui trovasi di sentenzioso e di concettoso; ma è vero
ancora che, oltre lo stile poco colto ed esatto,
egli è un narrator languido e freddo, e a cui
il nome di compilatore convien meglio che
quello di storico.
XX. L’ultimo degli storici di questa età fino
a noi pervenuti è L. Anneo Floro. Una leggiadra contesa intorno a questo scrittore vi ha
tra i Francesi e gli Spagnuoli. Gli uni e gli
altri il vogliono lor nazionale; ma gli uni e gli
altri confessano che non hanno argomenti a
provarlo. I nostri avversarj, dicono gli scrittori della Storia Letteraria di Francia t 1.p. 255),
confessano che la lor causa non è appoggiata
ad alt una prttova decisiva; e noi confessiamo
il medesimo per riguardo alla nostra. Leggansi
in fatti gli argomenti che da essi per una parte
e da Niccolò Antonio per l’altri (Bibl. vet. hisp.
t. 1, c. 16) si arrecano. Tutte son conghietture fondate dai primi sul nome di Floro, e
xx.
Patria ,
vita r opere
ili Moro.