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per saggio eli tanti altri poeti di questa età, le cui poesie son perite, e intorno a’ quali si posson vedere i sopraccitati autori. XXX. Prima però d" inoltrarmi, mi sia lecito l’aggiugnere qualche cosa intorno a due altri poeti che dagli eruditi Maurini autori della Storia Letteraria di Francia (t. 1, p. 160), e quindi dall’altre volte citato ab. Longchamps (Tabl hist., ec. t 1, p. 56), si pongono tra i loro scrittori. Il primo è Giulio Montano I Maurini saggiamente riflettono che non vi è prova certa eh ei tósse fratello di Vozieno Montano narbonese oratore; e che la s tuiglianza del nome non è bastevole argomento ad asserirlo; ma che nondimeno essendo amendue vissuti al tempo medesimo e alla medesima corte di Tiberio, e che avendo amendue incorsa la disgrazia del medesimo imperadore, convien confessare che potevano essere fratelli. La prova non ha gran forza; nondimeno egli è certo che potevano esser fratelli, benchè non vi sia indicio bastevole a conghietturare che così fosse, e si possa perciò da noi sostenere che Giulio Montano non fu fratello di Vozieno, nè fu Gallo di nascita , finchè non se ne adduca un probabile argomento. Ma l’ab. Longchamps che non vuol conghietture o dubbj che lo ritardino, francamente asserisce che furon fratelli; e persuaso che niuno ardirà di contrastarglielo , passa oltre , e ci assicura eli’ egli disputava, la palma poetica a’ Virgilii della sua età. Converrà crederlo, poichè egli il dice; ma io non trovo tra gli antichi chi gli dia tal lode. I due versi di Ovidio in lode di Montano da lui addotti Tiraboschi. Voi II. 10