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aggiunte alla citata dissertazione sospetta ch’ella possa essere di Acrone, a cui l’antico comento di Persio si attribuisce da alcuni. Cecchè sia di ciò, da essa noi ricaviamo ch’ei nacque in Volterra d’illustre famiglia; che visse congiunto in amicizia co’ più celebri uomini de’ suoi giorni; che Lucano singolarmente tanto lo ammirava, che udendone i versi appena potea contenersi dall’esclamar per applauso; che Seneca solamente negli ultimi anni da Persio fu conosciuto, ma che questi non ne era, come la più parte degli altri, troppo passionato ammiratore; che fu giovane di soavi costumi, di leggiadro aspetto, di verginale modestia, e fornito di tutte le più amabili doti; e che finalmente morì in età di soli treni’ anni. Ma in questa epoca, come hanno osservato i mentovati scrittori, e più lungamente il Ba^le (DicL ari. u Perse »), lo scrittor della Vita si contradice; perchè egli narra che Persio nacque a’ 4 di dicembre nel consolato di Fulvio Persico e di Lucio Vitellio, che fu l amio dell’era nostra volgare 34, e morì a’ novembre nel consolato di Rubrio ossia Publio Mario e di Asinio Gallo, che fu l’anno 62, e perciò alcuni giorni ancora mancavangli a compire il ventottesimo anno. Oltre alcuni altri componimenti che dallo scrittor della Vita son rammentati, esercitossi singolarmente nello scrivere satire, le quali sole ci son pervenute. Tutto ciò abbiamo dallo scrittore antico della Vita di Persio. Io so che altri danno altra patria a Persio, e il voglion nativo della Liguria; su che è a vedersi singolarmente una dissertazione Tiraboschi, Voi. IL 9