clic della Tebaide ci ha data il card. Bentivoglio sotto il nome di Selvaggio Porpora ,
ci ha renduto questo poema più dilettevole a
leggersi, perchè coll’eleganza e colla chiarezza
dell’espressione italiana ha corretto il tronfio
e P oscuro della latina; ma ciò non ostante
leggendola a me par di vedere un disegno cattivo colorito da mano maestra. Le Selve da
lui composte più presto, e perciò più secondo
natura, sono a parer di tutti le migliori poesie di Stazio; e alcune singolarmente, se fossero state da lui composte al tempo d’Augusto , quando la lingua latina non ancora avea
cominciato a perdere la sua chiara e semplice
eleganza, come nella Dissertazion preliminare
si è veduto, meriterebbon a Stazio il luogo
tra’ più eccellenti poeti. Riflettasi per ultimo
che il grande applauso che riscuoteva in Roma
colla sua Tebaide , ci fa conoscere chiaramente
che il gusto era allora universalmente corrotto
nella maniera che nella citata Dissertazione si
è dimostrato. Certamente a’ tempi di Virgilio
e di Orazio egli non sarebbe stato sì universalmente applaudito.
XIV. L’ultimo de’ poeti epici di questa età
è Silio Italico, a.cui da alcuni dassi il prenome
di Publio, da altri, e più comunemente, quello
di Caio. Gli Spagnuoli ugualmente e gl’Italiani
il voglion loro, amendue fondati sul soprannome d’Italico, perchè e in Ispagna e in Italia vi avea una città detta Italica. Niccolò Antonio nondimeno (Bibl Hisp. Vet. l. 1, c. 18),
benchè naturalmente inclinato ad accrescer la
gloria de’ suoi, confessa esser probabile che