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e nato in Cordova da M. Anneo Mela fratello di Seneca il filosofo) ma, come abbiamo da un incerto scrittore della Vita di lui (V. praef ad Lucani, ed. Lugd. Bat. 1728), in età di soli otto mesi fu trasportato a Roma, e vi ho fallo un gran »allo da Virgilio a Lucano per incolpare il poeLa spaglinolo della corruzion del buon gusto, mentre è pur certo che tanti altri poeti furon di mezzo a que’ due, i quali furono molto inferiori a Virgilio, e da’ quali perciò prima che da Lucano fu corrotta la poesia. L’ho io forse negalo? Non ho io detto, parlando di Manilio (e. i, p. ao5) , che lo siile da lui usato non può cerio venire a confronto con quello de’ migliori poeti dell’età di Augusto 9 Non ho io detto (ivi p. 20?) che due difetti si oppongono con ragione ad Ovidio, la poca coltura nell’espressione , e il soverchiti raf/inamento? Non ho io annoverali (ivi p. 188) C. Pedone Albinovano e Cornelio Severo tra’ meno illustri poeti? Con qual giustizia dunque mi fa questo rimprovero l’ah. Larnplillas? Ho detto , e ripeto che Lucano fu il primo a distogliersi dal buon sentiero, e a lusingarsi di andare innanzi a Virgilio; e ciò conforme alla massima da me stabilita, che la corruzione nasce singolarmente dal voler superare 1 più Perfetti modelli che ci bau preceduto. Trovi dunque ab. Lampillas un altro poeta a cui si possa opporre la taccia di aver voluto autlare innanzi a Virgilio, e di aver perciò sostituito allo stile grave e magnifico da Virgilio usato uno stile tronfio e ampolloso -, e allora mi confesserò vinto; ma lo trovi tra’ poeti di cui ci rimangon poemi, acciocché possiamo esaminarli, e vedere se si possa loro a ragione rimproverare questo difetto; e avverta ancora eh’io qui parlo di poemi epici, da’ quali poi io passo ad altri scrittori di minori poesie. Riguardo poi alla difesa che l’ab. Lampillas fa dello stil di Lucano, io ne rimetto il giudizio a’ saggi di scerò (ori del buon gusto, e son pronto a. sottomettermi ali« lor decisioni.