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^7® PARTE TERZA

he non tardi punto, ma affretti a spedirle:

cbc Lei italo ha promesso di concedergli a questo effetto 1 uso »Ielle sue navi; se queste mancano, le mandi per qualunque altra via; qualunque cosa egli trovi degna della sua Biblioteca, la compri tosto, e si fidi del suo scrigno; alcune di queste, statue vuole ei collocare nella sua villa Tusculana; poscia vuol adornare quella ancor di Gaeta; gli dà poi avviso che alcune di esse sono già state poste fuor di nave a Gaeta; poi, che sono state condotte alla sua villa di Formia, ma che non le ha ancora vedute. Egli parla in somma da uomo, per così dir, trasportato, e che altro pensiero non ha che quello di provvedere la sua biblioteca e il suo gabinetto di somiglianti antichi ornamenti. Una dissertazione dell’erudito ab. Filippo Venuti sul Gabinetto di Cicerone è stata inserita nelle Memorie della Società Colombaria (t. 2), e poscia compendiata nella raccolta intitolata: Variétés Littéraires (t. 4, p. 3tp). Vili. Quinto Cicerone ancora fratello di M. Tullio avea una scelta biblioteca singolarmente di libri greci. Noi ne troviamo menzione in due lettere a lui scritte dal suo fratello Marco (l. 3 ad Qu. frater. ep. 4 e 5), e qui pure egli mostra il fervido suo impegno in raccogliere libri; e quanto a lui rincrescesse che avvenisse allora ne’ codici scritti a mano ciò che ora accade spesso negli stampati, cioè che vi s’incontrassero frequenti errori. De bibliotheca tua graeca supplenda, libris commutandis, lati ni s comparandis, ■ valde velim ista confici,