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1 parte tf.hza mostrano che excipere significa anzi comprendere nominatamente, nel qual senso la stessa parola più altre volte è usata. E veramente tutto il passo di Plinio sembra che conduca a questo senso medesimo, e più chiaramente ancora si vede da ciò ch’egli soggmgne; perciocché dopo aver dette più cose in disapprovazion ili mie st’arte, «lice: Haec fuerint dicenda pro senatu, illo sexcentisque pop,di Romani annis adversus artem. Le quali parole sarebbono al tutto fuor di proposito, quando il senato romano non sol non avesse cacciati i medici greci da Roma ma avessegli anzi onorati eccettuandogli dal general bando portato contro de’ Greci (’). hi (*’■ Questo celebre passo di Plinio, e quelle parole excepisse medicos, sono stato da me spiegate nel senso del P. Arduino, e di alcuni altri, cioè, che quando i Greci furon cacciati di Roma, i medici vi.furon nominatamente compresi. Contro questa spiegazione alcune ingegnose difficoltà mi ha proposte il ch. sig ab. Giuseppantonio Cantova , noto per I eleganti S"e traduzioni de’" libri dell’Oratore e di alcune Orazioni di Cicerone; ed io riporterò qui le parole medesime con cui egli me le ha proposte. Ecco le mie riflessoni sul passo di Plinio (l z.q, c. i). Non rem antiqui damnabant,, sed artem; maxime vero quaestum esse immani pretio vitae recusabant. Ideo templum /teu ulapii, etiam cum reciperetur is Deus , extra urbem fecisse , iterumque ,in Insula traduntur. Et cum Graecos Italia pellerent, excepisse medico s. Aiigehn provi denti ani iIlo rum , ec. « Il membro dove dicesi excepisse medicos è una continuazione del membro antecedente, col qual si unisce colla semplice congiunzione et. Adunque per conoscere se P crei pere ha senso favorevole a’ medici, o, come voi l’intendete, contrario, è da vedere se ciò