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RISPOSTA AL TIRABOSCHI

Del Segretario dell’Accademia di Spagna


 Molto Signor mio

Nella sessione che tenne la Real Accademia di Storia di Spagna il giorno cinque febbraio p. p., si lesse la Lettera, in cui V. S. le manifesta di aver rimesso la sua Storia della Letteratura Italiana al Segretario d’Ambasciata di questa Corte a quella di Parma, prevenendolo che la diriga a questo Corpo come un contrassegno della stima che gli professa. Dopo poi sonosi ricevuti li nove tomi che compongono quest’opera pregevole, e venne determinato che io rendessi come ora l’eseguisco, le più vive grazie a V. S. per la sua attenzione, assicurandola del riconoscimento e della compiacenza con cui l’Accademia conserverà fra’ suoi monumenti questo che è un testimonio della generosità e letteratura di V. S.

Mi è stata sommamente grata questa occasione che mi si è presentata di poter dimostrare le mie obbligazioni alla persona e al merito ben noto di V. S., e desidero d’impiegarmi in cose che siano di onore e soddisfazione a Lei.

 Nostro Signore che a V. S. m. a.

Il di V. S. suo più attento Servitore
Tfih Mis ec. Oelloras ec.