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202 parte terza

coltivati felicemente. Da tutte le quali cose egli è, a parer mio, evidente che a mentovati tre popoli italiani, e non già a’ Greci, furon debitori i Romani del rivolgersi che finalmente fecero agli studi. Non negherò già io che il commercio co’ Greci giovasse poscia non poco a perfezionare la romana letteratura; ma a me basta l’osservare che come gli antichi abitatori d’Italia al loro genio medesimo dovettero in parte il felice riuscimento lor nelle scienze e nelle arti, così i Romani da’ popoli d’Italia, e non da que’ della Grecia, appresero primieramente le scienze stesse. Ma è omai a vedere partitamente quali fosser gli studi che prima di tutti ricevuti furono in Roma, quali poscia vi s’introducessero, e quale avanzamento in essi fecero i Romani.

LIBRO SECONDO

Letteratura de’ Romani dal fine della prima guerra Cartaginese fino alla distruzion di Cartagine.


Capo I.

Poesia.



Per qual ragione e come la poesia prima delle altre belle arti s’introducesse in Roma. I. Come di molte altre nazioni, così ancor de’ Romani avvenne che la prima tra le belle arti che tra loro ebber ricetto, fu la poesia. A che non solo dovette concorrere il piacere che essa naturalmente arreca, ma il fiorire