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200 parte terza

coltivavan le scienze; gli Etruschi, gli abitatori della Magna Grecia, e i popoli della Sicilia. Or se noi ci facciamo a riflettere sulla storia di Roma, noi troviamo che l’anno 473 gli Etruschi, i quali lunghe guerre sostenute aveano contro i Romani, furono interamente domati; e che l’anno 487 ottennero finalmente i Romani medesimi che tutti i popoli della Magna Grecia, molti de’ quali avean fin allora sostenuta valorosamente l’antica lor libertà, ad essi pienamente si soggettassero. Venute queste provincie in poter de’ Romani, molti de’ loro abitatori dovettero naturalmente venire a Roma; e quelli singolarmente che per sapere erano illustri, non potendo più sperare nella soggiogata lor patria que’ pubblici onori di cui prima godevano, dovettero facilmente determinarsi a venire in cerca della lor sorte presso ai nuovi loro signori. Vedremo in fatti tra poco che i primi poeti che conosciuti furono in Roma, furon presso che tutti di alcuna di queste provincie, come Livio Andronico, Nevio, Ennio, Pacuvio ed altri. Questi furon dunque veracemente coloro che il primo amor delle lettere accesero in cuore a’ Romani, i quali veggendo che le nazioni da lor soggiogate aveano in gran pregio le scienze e i loro coltivatori, vergognaronsi di esser da meno di essi, e cominciaron prima a favorire essi pure quelli che per letteratura erano più rinomati; e quindi presero ad amare e a coltivar essi pure quegli studi che onoravano in altrui. La prima guerra Cartaginese, che a questo tempo medesimo, cioè l’anno 489 ebbe cominciamento, ritardò