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148 parte

abbiano gli Enciclopedisti (art. Syracuse, i édit.) chiamato poeta lirico. Il Fontenelle si mostra a lui più che a Teocrito favorevole. Ad altri ne pare altrimenti; nè io voglio entrar giudice in questa contesa. Di lui pure, e delle edizioni che de suoi versi si sono fatte, si posson vedere gli autori mentovati di sopra.


Se Bione ancora fosse siciliano. X. Il Mongitore nella sua Biblioteca Siciliana fa siracusano ancor Bione, che è il terzo tra’ poeti greci che nelle poesie pastorali si acquistarono fama. Egli da Suida veramente è detto smirneo, e tale il dicono comunemente gli scrittori tutti. Nondimeno il Mongitore insieme cogli altri scrittori siciliani sostiene ch’ei fosse siracusano. Il fondamento a cui egli si appoggia, si è un idillio di Mosco, fatto nella morte di questo illustre poeta. Egli è certo che in questo idillio Mosco invita a piangere le siciliane muse, e più cose egli dice, dalle quali chiaramente si scorge che in Sicilia visse e poetò Bione. Non si può nondimeno dallo stesso idillio provare ch’ei fosse siciliano di nascita, e potè forse aver per patria Smirne, e vivere lungamente in Sicilia, nella maniera appunto in cui Teocrito, benchè siciliano di patria, fece per alcun tempo sua dimora in Egitto. Da questo idillio frattanto noi raccogliamo l’età a cui visse Bione, perciocchè veggiamo ch’ei fu contemporaneo di Mosco.


Poemi di cose fisiche e naturali. XI. Tra’ Siciliani ancora ebbero origine i poemi che di cose fisiche e naturali prendono a trattare. Empedocle di Agrigento, già da noi nominato tra’ filosofi pittagorici, ne fu il primo autore. Abbiamo il poemetto astronomico sopra