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Tra esse vedovasi anche adombrato il sistema copernicano. VII. Il sistema copernicano stesso videsi fin d’allora nella scuola di Pittagora sorgere, per così dire, da’ fondamenti. Che la terra s’aggirasse intorno al sole; che questo locato fosse nel centro del mondo, e perfino che i pianeti tutti avessero i loro abitatori, fu opinione o di Pittagora stesso o de’ suoi discepoli (V. Bruck. et Montuc. loc. cit., et Dutens t. 1, p. 171, 195, 220). Del movimento della terra intorno al sole, Cicerone, appoggiato all’autorità di Teofrasto, fa scopritore Iceta siracusano: Icetas (altri leggono Nicetas) Syracusius, ut ait Theophrastus, coelum, solem, lunam, stellas, supera denique omnia stare censet, neque praeter terram rem ullam in mundo moveri, quae cum

    operar saggiamente, non dee arrendersi alla semplice asserzione nè dell’uno nè dell’altro; dee esaminare le opere degli antichi filosofi, i loro detti, le loro sentenze, confrontarle con quelle de’ moderni filosofi, e decidere chi de’ suddetti autori abbia colto nel vero. Ma anche senza intraprendere un sì faticoso esame, la diversa maniera con cui questi due scrittori procedono nell’esporre il lor sentimento, pormi che possa essere bastevole fondamento per dare all’un sopra l’altro la preferenza. M. Dutens riporta fedelmente i detti degli antichi su ciascheduna delle quistioni, e colle lor parole alla mano mostra ch’essi in molte cose hanno scoperto, o almeno adombrato il vero prima de’ moderni. M. Saverien avrebbe dovuto chiamare all’esame tai passi, e mostrare ch’essi non provano abbastanza ciò che vorrebbe M. Dutens. Ma egli non si cura di ciò, e vuole che gli crediamo senz’altro che M. Dulens si è ingannato. Noi il pregherem dunque a darcene prima le pruove, poichè sinora ci pare che il suo avversario sia stato più felice di lui nel sostenere la sua proposizione.