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86 parte

(Append. ad Histor. crit. Philos. p. 262, ec.) nuove ragioni arrecando, onde confermar l’opinion sua. Troppo male mi si converrebbe entrar giudice tra questi due valentuomini. Io lascio dunque che chi è vago di tali quistioni, esamini i loro argomenti, e siegua chi più gli piace; e solo le cose che son più degne di risapersi, e quelle che più concordemente si asseriscono, verrò brevemente sponendo.


Epoche della vita di Pitagora e suoi principii. III. Il tempo in cui egli vivesse, non si può con certezza determinare. Gli antichi stessi non sono in ciò tra loro concordi. Qual maraviglia che nol siano i moderni? Nel tomo xiv delle Memorie dell’Accademia delle Iscrizioni abbiamo un’erudita dissertazione di M. de la Nauze, in cui con mille autorità e con forti argomenti si fa a provare che Pittagora nacque verso l’anno 640 innanzi l’era cristiana, e che morì verso l’anno 550. Al contrario M. Freret in un’altra bella dissertazione inserita nel tomo stesso prende a ribattere le ragioni tutte dal la Nauze arrecate, e molte altre ne adduce a provare che Pittagora morì certamente dopo l’anno 509 innanzi l’era cristiana, e che quindi convien credere ch’egli nascesse circa l’anno 600. Altre opinioni diverse, e le contese tra dotti uomini insorte in Inghilterra su questo punto si posson vedere presso il le Clerec, che de’ libri intorno a ciò pubblicati ci ha dati gli estratti (Bibl. choisie t. 10, p. 79), e presso il Bruckero, il quale pensa che più probabile sia l’opinion di coloro che affermano esser lui nato fanno 586 innanzi a Cristo. In qualunque luogo nascesse, egli è certo che dopo più viaggi