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che gli si mostri l’evento precontenuto, prelatente nella causa, e non è affatto contento quando l’evento gli appare un incrocio di più serie causali, perchè se è un incrocio vuol dire che non è precontenuto e prelatente in nessuna delle serie causali singolarmente presa, e dunque in quanto incrocio è dato puro, caso puro, contingenza pura. Ma poiché ogni evento senza eccezione alcuna non può non apparire un incrocio di più catene causali, in nessuna delle quali uti singula esso è precontenuto e prelatente, ogni evento appare e deve apparire all’intelletto con un lato o aspetto o momento di contingenza, di accidentalità, di caso puro. In ciò il lato giusto della teoria di coloro che fanno del caso l'incontro di due o più o infinite serie causali indipendenti (Stuart Mill, Cournot, Ardigò). Solo che bisogna aggiungere:
1) che ogni evento, e non solo alcuni, appare e non può non apparire, sol che ci si rifletta a fondo, come incontro di serie causali indipendenti di numero indefinito;
2) che le serie causali non sono qualcosa che esiste obbiettivamente in rerum natura, nè obbiettivamente esistono i loro urti, incroci e incontri. Quelle serie e i loro urti e i loro incroci sono la parvenza sotto la quale ci si presenta il mondo quando, per rendercene conto, imbrocchiamo la via della spiegazione per cause, cioè tentiamo di dissolvere il divenire nell’indivenuto, il moto nell’immobile, il cangiante nel permanente, il tempo nell’intemporale.
Ma ammettiamo per assurda ipotesi che un giorno riuscissimo a ridurre l’immensità del molteplice a un’unica catena causale e a venire in possesso del primo e sommo anello della universale catena causale, guardando dal quale tutto l’immenso oceano degli eventi ci sembrasse seguirne con la necessità con cui un corollario segue a un teorema. Non avremmo guadagnato niente. Perchè o quel primo principio avrebbe causa, e allora non sarebbe più primo principio, o non avrebbe causa, e sarebbe per noi uguale al caso puro. E noi avremmo eliminato il caso dalle singole catene causali per ritrovarne le tenebre ammassate tutte in una volta al principio. Rimarrebbe inesplicato perchè la causa universale è proprio A (p. e: la nebulosa di Laplace)