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diffidenza. Avea degli sguardi freddi e penetranti che infastidivano.

— Grazie, rispose Nata.

Però la sera istessa ricevette una lettera misteriosa che le fu recapitata di nascosto per mezzo della sua cameriera.

— Tuo marito ha dei sospetti. Guàrdati.

Il conte non mostrava aver nulla di nulla, e passò il giorno visitando le gallerie e i musei. Rientrando in casa vide dei preparativi di partenza.

— Quando volete partire? domandò alla moglie.

— Anche domani; sono pronta.


La Ferlita intanto non sapeva nulla di quell’arrivo, ed indugiava ad affibbiare le sue valigie. La sera dopo trovò una lettera che l’aspettava sul suo tavolino: