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— Non fa nulla, rimanete. Vi metterete in un canto, e discorreremo lo stesso.

Così dicendo lasciò cadere il mantello nelle mani di Giorgio, e si avanzò sul davanti del palchetto, colle braccia nude, gli omeri un po’ magri e come trasalenti alla prima impressione dell’aria, il capo ornato di fiori, l’occhio brillante sul viso imbellettato, appena accerchiato da un leggiero lividore; prima di mettersi a sedere si fermò ritta, appoggiandosi colla mano sul velluto del parapetto, e passò in rivista col cannocchiale le acconciature eleganti, salutando le amiche con un piccolo cenno del capo o con un sorriso. Poi si assise, sciorinando le balzane, assettandosi sul busto la vita scollacciata con dei piccoli movimenti di spalle. La Ferlita fu completamente dimenticato. Durante i due primi atti ella non ci fu che per il pubblico, o per sè stessa, o per lo spettacolo. Fra un atto e l’altro Giorgio era andato a comprarle dei dolci, e al suo ritorno la trovò come l’avea lasciata, attentissima all’opera. Ella lo ringraziò con un cenno del capo, ma il cartoc-