Pagina:Tigre Reale.djvu/71


— 66 —

— E voi... vi uccidereste... voi?

— A che scopo? per rendermi ridicolo anche così?...

— Infatti, sapete cosa ne penserei? Che vi uccidereste per la vanità di far parlare di voi nelle conversazioni e nei giornali. Adesso, giacchè mi ragionate di amore, ascoltate — ella era rivolta verso la fiamma, sembrava in volto ora bianca come una statua, ora livida come un cadavere; parlava lentamente, con voce ferma e sorda; teneva gli occhi chiusi, e un sol muscolo del suo viso non si muoveva — Io ho amato... una volta... ho amato quell’uomo di cui mi rinfacciate la morte... l’ho amato come voi altri non sapete amare, io donna senza cuore, e non sono morta come un personaggio di tragedia... almeno allora. Era un ribelle condannato all’esilio, credo anche un ebreo, senza altra ricchezza che la sua carabina di cacciatore. Mi odiava perchè io ero della razza dei suoi padroni, di coloro che aveano gettato lui in Siberia e avevano bastonato le sue donne — l’amai perchè mi odiava, perchè mi fug-