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avrebbe voluto andare al Politeama tutti i giorni. La Ferlita se n’era accorto trovandosi per caso nel suo palchetto, vedendola fissare lungamente il binoculo sulla scena; da buon camerata le fece delle osservazioni alquanto pungenti; ella gli tenne il broncio. — Vedete come siete ingiusti voi altri! se una ballerina vi piace padronissimi d’andare a vederla e di sbracciarvi in applausi! o che credete un bell’uomo non possa piacere al pari di una bella donna? e che i ballerini e i saltatori di corda siano fatti per essere ammirati da voi altri signori? Non andate in un museo a vedere l’Apollo ed il Bacco? e quel lì, guardatelo, non è una bella statua di uomo? Io non lo vorrei nella mia anticamera, ma sulla scena mi piace.

A La Ferlita saltò la mosca sul serio stavolta, ma Nata non se ne diede per intesa; era delle prime ad applaudire, ella che non soleva applaudire giammai, e non lasciava mai col cannocchiale. Infine quel povero diavolo s’accorse dell’effetto che facevano su quella gran dama le sue