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— Per non lasciarla mai sola con sè stessa, come adesso.
— Ma io sono in buona compagnia invece.
— Mi perdoni se ho troppo osato! diss’egli seccamente.
— Al contrario. Perchè non sarebbe mio fratello? Giacchè non siamo ancora amici, giacchè non possiamo essere camerati, giacchè non saremo mai altro, siamo pure fratello e sorella.
— Vorrei avere il diritto di leggerle nel pensiero. Vorrei avere il diritto di stringerle la mano in certi momenti...
— Proteggermi, assistermi, alleviare le mie pene, e tutelarmi, da vero fratello maggiore. Mi chiami Bebè, caro La Ferlita e mi regali dei confetti.
— Ho torto, lo confesso! disse Giorgio bruscamente ritirando la mano.
— Davvero? le sembro così malata? e crede che pensi alla morte come Maria Maddalena? Se ciò fosse, vorrei godermi la vita e aver degli amanti... Allora naturalmente lei sarebbe il primo...