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— Il poi non si domanda, caro mio. E poi nulla, o tutto. Ci ricami sopra i suoi sogni rosei, quali essi sieno, e ci metta addosso della seta e delle trine.
— Se facesse apposta per farmi innamorare di costei, esclamò Giorgio cercando di sorridere ma con un’ombra d’impazienza, non potrebbe far meglio — o peggio.
Allora la viscontessa, levandosi bruscamente:
— Orsù, La Ferlita, se ne vada, ch’è tardi; abbiamo sonno e sragioniamo entrambi. Domani o doman l’altro la vedrà. Sia suo amico, o suo amante, o s’ammazzi per lei, come quell’altro. Buonanotte.