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Il giovanetto sentì la vibrazione sonora che c’era nella voce pacata di lei.

— Nol so... rispose esitando e sottovoce come lei.

— Bisogna che tu parta... La mamma, vedi, parla così... perchè certe cose noi altre donne non le possiamo sapere... Se dai retta a noi altre donne, ti rovinerai nella carriera e sarebbe un gran danno... Bisogna partire.

— Tu lo vuoi?... diss’egli così piano che appena si sentiva.

— Bisogna che tu faccia il tuo dovere...» balbettò più pallida che mai e cogli occhi gonfi... Bisogna fare il nostro dovere, Carlo...

— Partirò, rispose il giovanetto chinando il capo.

Non dissero più nulla.

— Partirò col treno di stasera; ripetè infine Carlo.

Ella ricamava sempre, col capo basso, anzi più basso di prima, e delle lagrime calde le cadevano ad una ad una sulle mani. Ad un tratto